Trattare il dolore cronico si può – legge 38/2010

Molti ignoreranno che il Dolore è stato definito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come il quinto parametro vitale di un individuo. Allo stesso modo, forse non tutti sanno che l’Italia è stato uno dei primi Paesi a livello internazionale ad emanare una legge ad hoc per il trattamento del dolore. Mi riferisco alla legge numero 38 del 15 marzo 2010, che individua tre reti di assistenza dedicate alle cure palliative, alla terapia del dolore e al paziente pediatrico. Per quest’ultimo inoltre riconosce una particolare tutela ed attenzione come soggetto portatore di specifici bisogni ai quali offrire risposte indirizzate ed adeguate alle sue esigenze e a quella della famiglia che insieme deve affrontare il percorso della malattia.

Ma cosa sancisce la Legge 38/2010? Partiamo dal titolo, già di per se significativo: disposizione per garantire l’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore. In linea generale i principi che si pone sono di tutela della dignità e della autonomia del malato senza alcuna discriminazione. Inoltre tutela la promozione della qualità della vita fino al suo termine e permette di fornire un sostegno sanitario e socio assistenziale adeguato alla persona malata e alla famiglia.

Ma di seguito vi riassumo i contenuti principali:

  • Il piano sanitario nazionale recepisce le cure palliative e la terapia del dolore come obiettivi prioritari. Le Regioni si attengono alle linee guida definite dal Ministero della Salute che, se seguite, danno accesso al finanziamento integrativo del SSN a carico dello Stato (articolo 3);
  • Definisce l’istituzione di reti per le cure palliative e per la terapia del dolore (articolo 5);
  • Renda obbligatoria la rilevazione del dolore all’interno della cartella clinica (articolo 7);
  • Fissa i criteri per la formazione e aggiornamento del personale medico e sanitario in materia di cure palliative e terapia del dolore (articolo 8);
  • Semplifica le procedure di accesso ai medicinali impiegati nella terapia del dolore (articolo 10).

Tutto ciò rende più comprensibile e logico l’utilizzo di un approccio interdisciplinare (e, assieme alle tante figure di cura, anche quella psicologica) per il trattamento del paziente con dolore cronico e dei suoi familiari.

A questo link è possibile scaricare una guida per i cittadini, simpatica ed esplicativa

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